This picture probably shows G.50 with bomb rack and MGs on wings.
fcvitz.jpg
http://www.ww2incolor.com/forum/show...286#post165286
Additional info with pictures here:
http://www.alieuomini.it/AJAX/catalo...o2_catalogo/6/
"FIAT G.50 bis A
motore: FIAT A.74 RC.38 - potenza: cv. 840 a 3.800 m. - apertura alare: m. 12,38 - lunghezza: m. 8,03 - altezza: m. 2,96 - superficie alare: m2 21,00 – pesi: a vuoto kg. 2.318 - massimo: kg. 3.338 - velocità massima/minima: km/h. 422/126 - tempo di salita: 8’ 12” a 6.000 m. - tangenza massima: 10..500 m. - autonomia: km. 1.000 - armamento: 4 mitragliatrici da 12,7 mm. (2 in fusoliera, 2 alari) - carico bellico: 2 bombe da 100 kg. - progettista: Giuseppe Gabrielli - primo volo del prototipo: MM. 8595 il 3 ottobre 1942 - località: Torino"
"PRODUZIONE
MM. 334 - primo prototipo (CMASA)
MM. 335 - secondo prototipo (CMASA)
MM. 479 - prototipo G.50 V (CMASA)
MM. - G.50 ter (modifica CMASA da G.50 bis)
MM. 855 - G.50 bis-A
MM. 3570-3614 - n. 45 (ottobre 1938-luglio 1939, CMASA) I serie
MM. 4721-4756 - n. 36 (settembre-dicembre 1939, CMASA) II serie
MM. 4937-4966 - n. 30 (dicembre 1939-marzo 1940, CMASA) III serie
MM. 5361-5460 - n. 100 (marzo-agosto 1940, CMASA) IV serie
MM. 5461-5485 - n. 25 (CMASA) bis V serie
MM. 5933-6247 - n. 315 (novembre 1940-aprile 1942, FIAT) bis V serie
MM. 6328-6414 - n. 87 (CMASA) bis VII serie
MM. 6953-6962 - n. 10 (ottobre-novembre 1940, CMASA) bis VI serie
MM. 8561-8595 - n. 35 (aprile-maggio 1942, FIAT) bis VII serie"
"L’Africa settentrionale
Il primo uso dei G. 50 in Libia, è comunque molto travagliato. Gli italiani volano in questo Paese dal lontano 1911, ma quando in un momento critico, nuovi velivoli debbono essere gettati nella lotta, non c'è che il G. 50, ma nessuno ha pensato di predisporlo per un eventuale uso in Africa. Le macchine, sprovviste di filtro antisabbia, non fanno in tempo ad arrivare che sono inutilizzabili. Solo in seguito vengono inviate macchine appositamente predisposte.
Vediamo la successione cronologica degli arrivi: 358a squadriglia il 23 dicembre, 2° gruppo (150a – 152a) il 30 dicembre, 155° gruppo (351a-360a-378a) il 29 gennaio 1941, per un totale di 76 velivoli. Di essi, al 6 febbraio, resta molto poco. Alla perdita della Cirenaica, ha corrisposto infatti un logorante impiego dei mezzi aerei.
Più delle perdite dirette, in combattimento, o gli aerei distrutti al suolo, contano gli incidenti dovuti al particolare teatro operativo e la difficilissima situazione logistica alle -spalle di un fronte in continuo ripiegamento. Non c'è il tempo materiale per poter eseguire le riparazioni sui velivoli danneggiati che debbono essere abbandonati e distrutti, se non consentono un sia pur precario volo di trasferimento verso sedi aeroportuali più sicure.
Fiat G.50 bis/AS (VII serie CMASA) 151a squadriglia (20° gruppo autonomo)
Martuba (Libia), novembre 1940
Riconquistata la Cirenaica, il 18 novembre 1941 comincia la seconda offensiva britannica. Per contrastarla, i G. 50 del 200 gruppo, si spostano dalla loro sede di Martuba al campo trampolino di Sidi Rezegh. Durante il rifornimento, il campo è investito da truppe corazzate nemiche penetrate per oltre 80 km. nel nostro schieramento senza essere contrastate e, quel che è peggio, neppure segnalate. Otto piloti riescono ad avviare i motori degli apparecchi, ma solo tre conducono a termine il decollo e possono attaccare le forze avversarie. Il 19 novembre vengono così perduti ben 18 G. 50.
Contenuta inizialmente l'offensiva nemica, verso il 7 dicembre si è costretti ad iniziare il ripiegamento nel tentativo di stabilire una linea difensiva da Bengasi ad Agedabia. La notte del 22 dicembre l'aeroporto di quest'ultima località viene attaccato da commandos inglesi infiltratisi attraverso i nuclei dell'Afrika Korps. E' un'altra ecatombe di velivoli italiani e tedeschi: tra essi, 5 G. 50 del 20° gruppo.
FIAT G.50 bis/AS (V serie Aeritalia), 352.a squadriglia (20° gruppo autonomo), Libia.
Fiat G.50 bis/AS (V serie Aeritalia), 352a squadriglia (20° gruppo autonomo), Libia
Il 25 dicembre rimangono in Libia solo i G. 50 dei 12° gruppo, a Castelbenito. Nel luglio 1942, quando le forze italo-tedesche, dopo la seconda riconquista della Cirenaica, sono quasi giunte al canale di Suez, il reparto di G. 50 ha in carico 43 velivoli; in novembre essi si riducono a 23. Dopo El Alamein, il resto delle forze dell'Asse abbandona definitivamente la Cirenaica e la Tripolitania, per attestarsi in Tunisia. All'inizio di gennaio, la 368a squadriglia è a Sfax, con 12 G. 50. Le ultime quattro macchine efficienti vengono distrutte al suolo, sullo stesso campo, in data 30 marzo 1943. La 368a squadriglia assalto è l'ultimo reparto su G. 50 in terra d'Africa.
La dizione « assalto » non è nuova per il velivolo; già in Libia esso è stato attrezzato con porta-bombe sub-alari. Alla fine della carriera, radiato come caccia, vede finalmente l'uso di quell'armamento di caduta, previsto in sede di progettazione.
Fiat G.50 bis/AS MM.6236, V serie Aeritalia 368a squadriglia 151° gruppo 53° stormo “Asso di Spade” Sfax Tunisia 1943
Fiat G.50 bis/AS (MM.6236, V serie Aeritalia)
368a squadriglia (151° gruppo, 53° stormo “Asso di Spade”) Sfax (Tunisia) 1943
La mimetizzazione del velivolo è del tipo a “ramarro” propria ai velivoli prodotti dalla Fiat nel 1942
ma non ritenuta idonea dalla Regia Aeronautica e pertanto non adottata su altri velivoli.
L’ogiva dell’elica, a protezione dalla sabbia, racchiude interamente mozzo e dispositivo di calettamento
Libia, primavera 1941; Fiat G.50 bis Freccia della 352a squadriglia (20° gruppo, 51° stormo) in volo sul deserto
Libia, primavera 1941; Fiat G.50 bis Freccia della
352a squadriglia (20° gruppo, 51° stormo) in volo sul deserto
Libia primavera 1941 Fiat G.50 bis Freccia
Libia, primavera 1941; un pilota di un Fiat G.50 bis Freccia
si accinge al decollo
Fiat G.50 bis Freccia 161° gruppo autonomo
Egeo, rifornimento con pompa a mano per un Fiat G.50 bis Freccia del 161° gruppo autonomo.
Il reparto è operante nel possedimento con dotazione mista di Fiat CR.42"
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