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View Full Version : Diario di bordo



72sq_Savinio
Dec-11-2014, 07:36
Per chi ha voglia e diletto apro un topic dove postare i romanzati racconti aerei delle nostre uscite!

Inizio io!

Evento 10/12/2014
SoW server

Un bel cielo di un azzurro intenso con qualche rara nuvola a costellare il primo pomeriggio di una giornata d’estate che, sicuramente in altri momenti, sarebbe l’ideale per una bella gita fuoriporta. Un ordine via radio e il mondo intorno a me si fa di colpo stretto ed inizia a vibrare. Il suono del motore del BF109 dice che ci siamo, controllo le temperature e rispondo alla voce in cuffia. “Quindici bianco – Savinio – pronto a muoversi.” Altre voci seguono in rapida successione, Porcorosso (meglio conosciuto come PORCO e nominato più e più volte in volo anche quando non presente), ZAC, Asso (troppo tempo serve per dire TheItalianAce) e il leader Cipson (grande CIP!). Sono il primo della fila ed inizio a muovermi per portarmi in testata pista seguito dal resto del gruppo. Velocemente siamo in posizione pronti per il decollo. Cipson è in contatto radio con il gruppo di Bombardieri in arrivo da Tramencourt. Gente tosta i bombardieri, difficilmente riuscirei a volare su uno di quei bimotori, una visuale troppo scarsa, mitraglieri molto spesso senza alcun addestramento e completamente inefficaci e soprattutto pilotare un bomber mi dà un senso di claustrofobia, mi fa sentire indifeso e non penso si tratti solo di una mia impressione visto che oggi assieme ad un altro gruppo composto da piloti del 6s e del 5th saremo la copertura per quegli equipaggi coraggiosi. Gli ordini di Cipson arrivano a sottolineare quanto già stabilito dal piano di volo. “Bene ragazzi una volta in volo andiamo su Le Touchet dove incontreremo la formazione di Bomber, di lì faremo loro da scorta fin sopra l’obbiettivo che dovrebbe essere …zzz bbzzzzzzzz…” La radio di questo 109 sembra fare dei capricci, è uno dei modelli modificati in tutta fretta nel tentativo di recuperare quel vantaggio tecnico che avevamo all’inizio della battaglia di Francia, prima che le prestazioni dei mezzi alleati aumentassero, grazie al carburante arricchito a 100 ottani, così vertiginosamente da pensare che non fossero gli stessi aerei. Ormai però è troppo tardi per comunicare il guasto e bene o male per adesso la radio funziona a sufficienza. Ricevo il via libera al decollo ed essendo nell’ordine il primo apro tutta la manetta dando libero sfogo al Daimler benz. L’aereo inizia a muoversi, il motore ruggisce, compenso con il timone per tenermi allineato e decollo senza difficoltà. Una volta in volo ci mettiamo in formazione, non abbiamo mai volato insieme, siamo un gruppo di piloti presi da altri stormi e composto all’ultimo minuto per le esigenze di missione e questo si vede, la formazione rimane confusa e non si ha mai la precisa idea di come posizionarsi. Non aiuta il fatto che dal comando arrivino notizie contraddittorie riguardo al punto di rejoin con i bombardieri e oltretutto questa maledetta radio inizia a fare sempre più i capricci tagliandomi a momenti dalle comunicazioni. Alla fine riusciamo a rejoinare mettendoci in posizione defilata sulla sinistra sopra il gruppo di bombardieri ad uno quota di 5500/6000 metri. Quando ci troviamo a metà della manica, in mare aperto, riceviamo comunicazione che il 6s è stato ingaggiato ed è impegnato in un combattimento contro degli spitfire. L’ordine di Cipson arriva immediato in cuffia “Occhi aperti e coprite i bomber! Non vi allontanate! Gli altri sono addestrati e se la caveranno senza grossi problemi”. La situazione inizia a farsi tesa e l’osservazione del cielo alla ricerca di eventuali contatti sempre più frenetica, continuo nervosamente a scandagliare il mio spazio di cielo e le ore sei dei miei compagni sperando vivamente che qualcuno stia facendo lo stesso per il mio “angolo cieco”. L’adrenalina alza la voce e via radio è l’alto comando stesso ad intimarmi il silenzio radio (“Amore stai urlando fai piano che ci svegli tutti la maixxla di tò mà!” La mì donna è così delicata e dolce), rispondo affermativamente al richiamo (“Si amore scusa!” Cane bastonato!). Più ci avviciniamo alle coste inglesi e più i contatti in lontananza aumentano tranne due che molto velocemente si avvicinano sfilando alle nostre ore 3 per poi con una rapida virata portarsi alle nostre ore 5, sono Spitfire! Una singola coppia decisamente temeraria. Subito la voce del Leader si fa sentire “Teneteli d’occhio e proteggete i bomber, non andate a cercarli se non rappresentano una minaccia diretta, dobbiamo scortare i bzzzz zzz bbaazzzzzz”
La maledetta radio ha smesso di funzionare! “ spitifre! Bbzz bbzz bzbzz” – “ bbbzzbbbzzz z dietro! Porco bbbzzaa Porco!! Bzzbzbzzzbzbzbz rosso! bbzbbzbbzbzbzbz”
Inizio ad inveire contro la maledetta radio “Porco cazzo riprendi a funzionare!!! Ma porco e porco!” (ormai Porcorosso verrai nominato a vita anche se cambi nick) chiedendo aggiornamenti sula situazione generale, ma vedo solo che ormai intorno a me i due spit sono ingaggiati e la situazione velocemente torna sotto controllo, uno è inseguito da due 109, e sarebbe un ottimo bersaglio però è già ingaggiato, l’altro si dev’essere sganciato oppure è stato abbattuto, mi rimetto quindi alla ricerca dei bomber. La radio continua a non funzionare e perdo completamente la comunicazione, solamente ogni tanto riesco a sentire qualche breve parola mozzata immediatamente da un fruscio che poi si muta. Dò un colpo alla radio che con qualche scintilla mi comunica di aver cessato di funzionare definitivamente (TS down). Intanto intorno a me lo scontro è cessato e senza rendermene conto mentre cercavo di riparare la radio (alt+Tab a profusione e reconnect inutilmente tentati) sono salito di quota e mi trovo più o meno a 7000 metri rivolto verso la Francia. Guardandomi intorno vedo due 109 piuttosto distanti che si stanno dirigendo verso Boulogne, io sono tagliato fuori e non so dove sono i miei compagni e non so se il combattimento è terminato o no, se i bomber hanno sganciato, insomma non ho la benché minima idea di cosa sia successo! Decido di rientrare e punto dritto su Boulogne seguendo i due 109. Non incontro difficoltà e sufficientemente incazzato una volta a terra mi dirigo subito dal capomeccanico intimandogli di tenersi quel troiaio di caccia che non serve a niente senza radio!!! Molto rapidamente viene approntato un E4 (cavo lan di riserva) sul quale ho intenzione di salire immediatamente, prima però faccio una chiamata al comando di Abbeville dove mi comunicano che gli altri del mio gruppo sono tutti rientrati e che si stanno dirigendo proprio a Boulogne da dove decolleranno per la missione successiva. Attendo l’arrivo del leader già in cockpit e subito decolliamo. Il nostro compito è attirare più caccia nemica possibile per distogliere la RAF dal gruppo bomber e dalla sua scorta. Non facciamo in tempo a prendere quota che subito incontriamo una coppia di Spitfire ad una quota decisamente maggiore della nostra, decidiamo di farci vedere e di salire verso di loro approfittando del vantaggio numerico, vantaggio numerico che dura molto poco visto che in breve il cielo si riempie di Spitfire arrivati a rinforzo. Il combattimento si fa serrato, ne colpisco uno facendolo fumare, le mie ore sei sono libere e sono il più alto, ho energia a sufficienza per sentirmi al sicuro e per attaccare con efficacia, ma il motore ha un sussulto e inizia a piangere… (!uuueeee uueeee uuueeeeeee… Albertooooooo s’è svegliato Seba prepara il latte cazzo!!!!!” Cuore di mamma!) non capisco cosa succede però ho solo due possibilità, o mi lancio col paracadute o mi precipito ad atterrare, con una picchiata suicida arrivo sopra Boulogne e con una derapata da lasciarci la coda rallento e atterro senza carrelli, corro immediatamente agli hangar per prendere un altro aereo (per la precisione un biberon di latte caldo caldo) e una volta pronto riprendo il decollo. I miei compagni sono sempre in combat, arrivo velocemente in zona giusto in tempo per vedere ZAC con pochissima energia inseguito da uno Spitfire sul quale arrivo molto forte, ma nonostante questo la costruzione del tiro è buona, stanno picchiando in leggera virata destra, una breve raffica con i 20mm quando il bersaglio è a distanza di collimazione e per l’inglese non c’è molto da fare, va giù come un piombo precipitando in mare e non mi sembra di aver visto nessuno lanciarsi. Il combattimento nel frattempo si è risolto e con il nostro gruppo decidiamo di joinare i bomber nella zona di Ford. Il volo sembra tranquillo, giusto dei contatti molto lontani che però si sono allontanati subito, il motore non piange più e la tensione cala. Come sollevo i piedi dalla pedaliera per sgranchire un po’ le gambe la radio screpita “Caccia a ore sei!!!”… mai una gioia … mi volto giusto in tempo per vedere le mitragliatrici di uno spitfire sputare piombo su di me! I radiatori vengono subito danneggiati, muso giù e l’inglese mi molla andando dritto verso ZAC, sapendo di avere i minuti contati utilizzo tutta la mia energia residua per vedere se mi è possibile mettere a segno qualche colpo sull’inglese per distoglierlo dal suo attacco, purtroppo però i danni sono troppo ingenti e il motore mi abbandona subito, scendo un po’ di quota e mi lancio col paracadute a circa 1 metro dalla spiaggia e…. muoio annegato. La prossima mi devo ricordare i braccioli.

Grazie a tutti per la serata, che nonostante tutti i vari inconvenienti tecnici è stata davvero molto divertente! E’ sempre un piacere volare con voi!

5th_Hellrider
Dec-11-2014, 09:57
Bel racconto!

72sq_Savinio
Dec-11-2014, 10:06
In realtà è un test per valutare la pazienza. :)

kampf
Dec-11-2014, 18:04
:)
Ma che fai di mestiere? Scrivi romanzi satirici sulla WW2?
:thumbsup:

xvii-Hardegen
Dec-11-2014, 20:28
Bel racconto!

+1 :thumbsup:

EG14_Marcast
Dec-11-2014, 21:37
Bello, Savinio! :thumbsup:

Gladio
Dec-13-2014, 05:20
Grazie per averlo condiviso Savinio ... immagino la scena del biberon :D